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Ultimo aggiornamento Mercoledì 13 Dicembre 2023
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Le pillole di Giancarlo Fornei

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Come impostare un buon curriculum
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Cominciamo a ricordare che il curriculum vitae è un termine latino, che letteralmente significa “corso della vita” e spesso si abbrevia con l’acronimo “CV”. Il primo errore da evitare è di usare indifferentemente la stessa parola per il singolare e per il plurale: si dice “curriculum” quando ci riferiamo ad un solo, “curricula” per due o più.

A cosa serve.

Mettiti l’anima in pace: il curriculum perfetto non è stato ancora inventato. Non esiste un format utile per tutte le stagioni, ma è in ogni modo opportuno seguire un’impaginazione standard, che andrà personalizzata a seconda che la Tua sia la risposta ad un annuncio o l’invio di un’autocandidatura. Ricordati che il Tuo obiettivo è di colpire (positivamente) il selezionatore, far emergere il Tuo CV dalla massa di quelli che riceve ogni giorno e quindi, dimostrargli che vale la pena concederti un colloquio.  Prima di iniziare, fermati un istante a pensare: cosa potrebbe avere il mio curriculum per farsi notare?

La forma.

Mi è capitato spesso di partecipare a selezioni di personale - in modo particolare a quelle rivolte a figure dedite alla vendita o similari – ed ho sempre notato una pericolosa tendenza all’approssimazione:

·           curriculum fotocopiati davanti e dietro nel solito foglio,

·           particolarmente lunghi (anche sette pagine) o all’opposto troppo corti (poche righe scritte tutte nella parte alta del foglio),

·           spesso senza firma, o peggio ancora firmati prima col cognome e poi con il nome;

·           qualche volta con evidenti errori di battitura, corretti dal bianchetto, ecc.

 

Partiamo col ricordare che il CV è composto di due parti: la lettera d’accompagnamento (o motivazionale) e il curriculum vero e proprio. Della lettera d’accompagnamento parleremo in un’altra occasione, focalizziamoci quindi sul CV. Saper scrivere un buon curriculum è dote di pochi, eppure, è il biglietto da visita più importante che hai tra le mani nel momento in cui decidi di dare la caccia ad un lavoro. Inoltre, devi imparare a personalizzare il Tuo CV rispetto all’interlocutore cui è indirizzato, nonché alla figura professionale ricercata nell’annuncio.

Il CV ha delle basi di partenza che non possono assolutamente essere modificate

·        deve essere sempre scritto al computer;

·        tutte le informazioni devono stare in una pagina, due al massimo (a meno ché le Tue esperienze non siano talmente numerose da richiedere più pagine, ma allora, non hai certamente bisogno di leggere questo articolo);

·        non bisogna mai allegare la propria fotografia (salvo che non sia richiesta nell’annuncio);

·        non deve presentare errori ortografici e grammaticali (rileggi bene il CV prima di spedirlo);

·        non va mai fotocopiato (quando ricevo un curriculum fotocopiato lo cestino subito);

·       usa un comune foglio A4;

·        deve essere ordinato, con un’impaginazione semplice e piacevole, che non appesantisca il documento e renda la leggibilità dello stesso facile (usa se possibile un’interlinea di 1,5 e inserisci degli “elenchi puntati o numerati” per specificare i passaggi);

·        deve essere succinto, ma non striminzito (hai il foglio a disposizione: usalo);

·        deve essere dettagliato, ma senza cadere nella pignoleria (specifica i passaggi più importanti, se il Tuo CV interesserà, Ti saranno chiesti i particolari nel corso del colloquio);

·        scrivi “Curriculum Vitae” in alto e nel centro della pagina, come se fosse il titolo di un libro;

·        lascia ai bordi uno spazio bianco sufficiente (molti programmi di scrittura prevedono già uno spazio di 2 cm);

·       usa un solo tipo di carattere per il testo;

·        solo nei casi in cui la posizione richiesta è veramente “artistica” puoi tentare di rendere originale l’impostazione del Tuo curriculum.

In chiusura, è bene ricordare di mantenere una forma e un tono misurato e cortese: evita di essere spiritoso o troppo originale, ne tantomeno presuntuoso.

Come dividere il curriculum.

Dati personali:

·        per prima cosa scrivi il Tuo cognome e nome (evita di titolarti: i titoli che hai acquisito si dedurranno leggendo il CV);

·        data e luogo di nascita,

·        indirizzo di residenza, recapito telefonico, cellulare, indirizzo e-mail e qualunque recapito consenta al selezionatore di trovarti prima possibile;

·        stato civile (sposato, celibe, divorziato, separato, ecc.)

·        nazionalità;

·        servizio militare (basta segnalare “assolti gli obblighi di leva”) – tra poco non servirà più;

·       patente automobilistica (specificare il tipo).

Percorso scolastico:

·        gli studi compiuti, partendo sempre dall’ultimo titolo conseguito fino al diploma superiore (specificando l’anno e l’istituto in cui è stato conseguito);

·        nel caso di laurea è possibile citare il titolo della tesi ed una brevissima sintesi (naturalmente se attinente con la figura ricercata);

·        se le votazioni non sono eccelse, meglio tralasciarle (eventualmente Ti saranno richieste in sede di colloquio).

Corsi di formazione e di specializzazione:

·        evidenzia eventuali corsi seguiti, anche in questo caso partendo dall’ultimo in ordine di tempo (specificando l’anno e l’ente formatore presso cui è stato conseguito);

·        valorizza soprattutto quelli attinenti all’offerta di lavoro specifico;

Conoscenze:

·        informatiche: specifica il grado di conoscenza dei vari sistemi operativi (se hai un’ottima conoscenza d’excel anziché d’internet explorer, evidenzialo – le conoscenze nei sistemi informatici sono sempre gradite);

·        linguistiche: indica le lingue straniere conosciute, precisando bene il grado di conoscenza scritta e parlata (non barare, in sede di colloquio verrebbe fuori e si ritorcerebbe contro di Te) – inserisci eventuali certificazioni conseguite;

·        di qualsiasi altro genere.

Esperienze professionali:

·        inizia precisando la Tua attuale occupazione, in maniera breve ma esauriente (chiaramente se stai già lavorando);

·        se al momento non sei occupato, descrivi l’ultima: indicando il ruolo svolto, il periodo e la società presso cui hai lavorato (se ci sono state esperienze);

·        anche qui, come per gli studi, è preferibile seguire una sequenza in progressione temporale decrescente (dall’ultima alla prima esperienza);

·        non dare per scontato nulla: anche se un’esperienza Ti sembra poco importante non tralasciarla (ogni tipo d’esperienza evidenzia che hai già sperimentato cosa significa socializzare e impegno in ambito lavorativo).

 

Chiudi il curriculum con l’esposizione dei Tuoi interessi extra-lavorativi: hobby, letture, sport, partecipazione ad associazioni di volontariato o culturali (molto spesso in un hobby si cela una caratteristica importante della Tua persona, che potrebbe farti preferire ad altre). Il punto fondamentale è cercare di dimostrare di avere una vita attiva anche al di fuori del lavoro, e che i Tuoi interessi possono effettivamente aiutarti a svolgere (meglio) il lavoro per il quale Ti stai proponendo.

Leggi il mio articolo “Il colloquio di lavoro”, sono certo che potresti integrarlo al meglio con questo ed avere una valida base su cui lavorare. Puoi trovarlo all’interno del portale, insieme agli altri articoli da me scritti. Se hai delle domande da pormi o degli argomenti particolari da suggerire, scrivimi a giancarlo@giancarlofornei.com  Scrivimi anche se hai da inviarmi il Tuo curriculum in visione, nel limite del possibile e compatibilmente agli impegni professionali, Ti risponderò. Alla prossima.

Luglio 2002                                                                                           Giancarlo Fornei

Sei un tipo positivo? Ti appassiona il settore motivazionale?
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Giancarlo Fornei -  Formatore Motivazionale, Scrittore & Mental Coach - "Il Coach delle Donne" 
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